5/6 – Aspettando “Scenari di Quartiere” presenta: CAJKA 7050 con Alice Bachi al “Deep” Festival di Fortezza Vecchia

Martedì 5 Giugno, ore 20 – Fortezza vecchia (Cannoniera)
Aspettando “Scenari di Quartiere”
CAJKA 7050
di Alice Bachi e Alessandro Brucioni
con Alice Bachi
regia Alessandro Brucioni
produzione mo-wan teatro, Hangar produzioni – coproduzione Nuovo Teatro delle Commedie
in collaborazione con Festival “Scenari di Quartiere” – Aspettando Scenari di Quartiere

Ingresso libero

Il 16 Giugno 1963 la Russia si aggiudica un altro primato nella corsa alla conquista dello spazio: dopo Yuri Gagarin e la cagnetta Lajka, Valentina Tereshkova è la prima donna ad orbitare intorno alla Terra, per un totale di 70 ore e 50 minuti. Valja, cresciuta in un villaggio sulle rive del Volga, destinata ad un futuro nella fabbrica di fili da cucire, viene selezionata per essere la prima donna a volare verso lo Spazio. Nell’arco di pochi mesi cambia la sua vita, il suo futuro, il suo destino. Il rischio era alto. Entrare a far parte del programma spaziale significa ricevere privilegi e onori. Quello che non veniva “promesso” era il ritorno. Nel 1960 lo Spazio era una scommessa, un territorio sconosciuto e imprevedibile di cui non si aveva alcuna “esperienza”. La missione Vostok 6 fu un successo e la giovane Valentina decollò nell’Olimpo della Russia comunista. Anche lei sfilò nella Piazza Rossa come Gagarin e venne riconosciuta come un modello per le donne sovietiche, una donna simbolo dell’emancipazione femminile, un vanto per l’Unione Sovietica nei confronti dell’Occidente: una lavoratrice, orfana, operaia, paracadutista, politicamente impegnata, una ragazza di 25 anni che si mette al servizio della collettività per il progresso scientifico dell’umanità.
10 anni dopo la caduta del muro, in una Russia profondamente mutata, all’età di 70 anni, Valentina Tereshkova rivela una storia molto diversa: dopo la trentesima orbita la sua navicella, la Vostok 6, iniziò ad allontanarsi dalla Terra e la cosmonauta rischiò di perdersi nello Spazio. L’atterraggio fu del tutto fortuito, un fallimento, un insuccesso. Il Partito pensò bene di tacere, di nascondere tutti gli errori fatti, di girare un altro finale, insabbiando una verità che nessuno avrebbe dovuto conoscere.
Per le telecamere e la stampa di tutto il mondo una sorridente Valentina Tereshkova esce fuori dalla sua Vostok 6 saluta il popolo sovietico come la nuova eroina dell’era Kruscev, una promessa di gloria per il futuro della Russia.

CAJKA 7050 è il racconto di una donna forte e singolare, immersa in uno dei più profondi e contraddittori regimi del novecento. La narrazione si evolve come una sequenza cinematografica, dove l’occhio della telecamera spia i personaggi principali della storia, fino a diventare lo sguardo della protagonista stessa. E lo sguardo di Valentina è lo specchio di un’epoca fatta di confini e conflitti sociali, del drammatico esito delle utopiche spinte socialiste, dei desideri e delle contraddizioni che attraversano l’uomo. Una storia che racconta della Rivoluzione di Ottobre, della steppa, della vodka e del sogno racchiuso in ognuno di noi di spingersi oltre i propri limiti.
Un territorio sconosciuto e imprevedibile di cui non si aveva alcuna “esperienza”. La missione Vostok 6 fu un successo e la giovane Valentina decollò nell’Olimpo della Russia comunista. Anche lei sfilò nella Piazza Rossa come Gagarin e venne riconosciuta come un modello per le donne sovietiche, una donna simbolo dell’emancipazione femminile, un vanto per l’Unione Sovietica nei confronti dell’Occidente: una lavoratrice, orfana, operaia, paracadutista, politicamente impegnata, una ragazza di 25 anni che si mette al servizio della collettività per il progresso scientifico dell’umanità.

ALICE BACHI si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 2005. Durante i tre anni di formazione lavora con Luca Ronconi, Lev Dodin, Anatolij Vassiliev. Continua il suo percorso di studi con Valerio Binasco, Federico Tiezzi, Bruce Mayers, Marco Baliani. Studia Commedia dell’Arte con Ferruccio Soleri, Adriano Iurissevich e Stefano De Luca; quest’ultimo la dirige in “La barca dei comici”, un libero adattamento dai “Memoires” di Carlo Goldoni, da un’idea di Giorgio Strehler. Diretta da Sergio Castellitto, prende parte alla realizzazione de “Il dubbio”, con Lucilla Morlacchi e Stefano Accorsi. Fa parte del cast di “Ainom”, regia di Mario Garofalo e Lorenzo Ceva Valla, produzione indipendente, selezionato alla mostra del cinema di Shangay 2011 e vincitore del premio come miglior regia al Golden Rooster & Hundred Flowers Film Festival, gli Oscar cinesi. Nel Gennaio 2012 costituisce con Luca Orsini, Daniele Milano, Paolo Cioni e Federico Guerri, l’Associazione culturale “Le Blatte”, attiva sul territorio pisano. Nel 2017 va in scena “Cajka 7050”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da lei che racconta la storia di Valentina Tereshkova, la prima donna ad orbitare intorno alla Terra.

Mediagallery

Visita il Teatro Goldoni in 3D

Accedi adesso