Teatro Goldoni - 07 Dicembre 2016

 

Lirica

Lodoletta – Il Tabarro

Verismo OperaStudio 2016 presenta

Lodoletta tra Mascagni e Puccini
Selezione in forma semiscenica dal Dramma Lirico in tre atti di Giovacchino Forzano
musica di Pietro Mascagni
Edizioni casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

Il Tabarro
Opera in un atto di Giuseppe Adami da La Houppelande di Didier Gold
Edizioni Universal Music Publishing Ricordi S.r.L., Milano
musica di Giacomo Puccini
Gli interpreti sono stati selezionati nel corso della Masterclass tenuta dal soprano§
Fiorenza Cedolins nell’ambito del Cantiere Lirico della Fondazione Goldoni.
Direttore Fabrizio Da Ros
Regia Daniele De Plano
Orcghestra Filarmonica Pucciniana
Nuovo allestimento e produzione della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno

Il 7 dicembre come ogni anno il Teatro Goldoni ricorda la nascita di Pietro Mascagni con una serata lirica che vuole essere un omaggio al massimo compositore cittadino e nello stesso tempo evidenziare alcuni degli aspetti che lo hanno reso tanto importante ed influente fra i suoi contemporanei e sull’evoluzione stessa del melodramma del xx secolo. Oltre che compositore e profondo innovatore, Mascagni fu infatti anche formatore e direttore d’orchestra, aspetti questi che saranno evidenziati attraverso il nuovo progetto di respiro internazionale “Verismo Opera Studio”, che vedrà impegnati per mesi al Goldoni giovani cantanti provenienti da tutto il mondo. Sotto la guida di docenti qualificati, si confronteranno sul teatro di Mascagni e quello della sua epoca, con la masterclass finale di alto perfezionamento sull’interpretazione dell’opera verista ad un’interprete di chiara fama quale il soprano Fiorenza Cedolins. Un progetto con finalità produttive e che vedrà anche quest’anno l’importante partecipazione dell’Istituto Musicale Mascagni per quanto riguarda la formazione orchestrale e corale. Il tema su cui verterà questo percorso sarà l’esplorazione dei rapporti tra Puccini e Mascagni e sfocerà nella proposta di una selezione dall’opera Lodoletta del compositore livornese (il cui libretto vide la “contesa” tra i due musicisti toscani ed ebbe la sua prima assoluta a Roma, al Teatro Costanzi, nel 1917), e l’esecuzione in forma  scenica del pressoché coevo Tabarro pucciniano (che fu composto nello stesso periodo e con la sua prima rappresentazione a New York, Metropolitan, 1918).

Un confronto tra due opere vicine temporalmente, ma non solo e che presentano entrambe partiture di estrema raffinatezza, novecentesche ed ardite: Lodoletta, con un Mascagni incline a quell’esplorazione dell’animo femminile così vicina alla sensibilità artistica pucciniana ma innervata con un gusto realistico di lacerante modernità;  “Il Tabarro”, con il suo carattere decisamente tragico e passionale fortemente incline al naturalismo verista del primo Mascagni con il suo un vivido spaccato dell’esistenza misera degli scaricatori di merci in un canale della Senna di inizio ‘900.

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