10/5 – Mozart, Beethoven, Schubert con l’ORCHESTRA DELLA TOSCANA

Mozart, Beethoven, Schubert: ancora la grande musica classica al Teatro Goldoni per la stagione sinfonica con il nuovo concerto in programma venerdì 10 maggio, alle ore 21. Protagonista l’Orchestra della Toscana che per l’occasione sarà diretta dal Maestro iraniano Hossein Pishkar al posto dell’impossibilitato Andrea Battistoni.

Nato nel 1988 a Teheran, Hossein Pishkar ha catturato l’attenzione internazionale con la sua vittoria nel 2017 al prestigioso Deutscher Dirigentenpreis a Colonia, seguita dal conferimento dell’Ernst-von-Schuch-Preis. Sebbene abbia compiuto i suoi studi in Germania e abbia avviato una carriera di successo in Europa, Pishkar radica la sua identità artistica nelle profondità della cultura persiana. La prima volta in Italia è stata per frequentare l’Accademia di Riccardo Muti a Ravenna, che definisce “una vera svolta nella mia vita”. Sarà lui a proporre all’ascolto il Concerto n.3 per pianoforte e orchestra op.37 di Beethoven interpretato da un altro giovane talento, Arsenii Moon, 25 anni, originario di San Pietroburgo e già vincitore nel 2023 del 64° Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, dimostrando una padronanza tecnica e interpretativa che ha catturato l’attenzione della giuria e del pubblico; il successo è stato bissato poi l’anno seguente con l’altrettanto prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, conferito solo in circostanze eccezionali e segno di un riconoscimento unanime da parte dei giudici. Il Terzo concerto di Beethoven è un’opera che mescola magistralmente l’energia e la grandiosità dell’espressione beethoveniana con la raffinatezza e la complessità strutturale del concerto pianistico. Quest’opera, immersa nella tradizione del concerto classico, si distingue per la sua audacia e innovazione, anticipando le sfide stilistiche del periodo romantico.

La serata sarà aperta dall’Ouverture in stile italiano D.591 di Schubert, un piccolo capolavoro che unisce la maestria compositiva del musicista austriaco con influenze stilistiche italiane. Caratterizzata da un’energia vivace e da temi melodici brillanti, dimostra una profonda comprensione delle convenzioni musicali italiane del suo tempo, contribuendo così a consolidare il suo status di uno dei più grandi compositori del periodo romantico.

In chiusura la Sinfonia n.39 K.543 di Mozart, la prima di tre sinfonie composte in rapida successione durante l’estate del 1788, in cui dimostra la sua abilità nel bilanciare brillantezza formale e profondità emotiva, creando un’opera che brilla per la sua freschezza e la sua vitalità. Le armonie luminose e le linee melodiche fluide si intrecciano in un delicato equilibrio, mentre il ritmo incalzante conferisce un senso di dinamismo e vitalità all’intera composizione.

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