Teatro Goldoni - 25 Gennaio 2023
Orario/i: 21

 

Prosa

THANKS FOR VASELINA

Mercoledì 25 gennaio, ore 21
Marche Teatro/Carrozzeria Orfeo
THANKS FOR VASELINA
DEDICATO A TUTTI I FAMILIARI DELLE VITTIME E A TUTTE LE VITTIME DEI FAMILIARI
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
Con Gabriele Di Luca Fil, Massimiliano Setti Charlie, Sonia Barbadoro Lucia, Pier Luigi Pasino Annalisa, Carlotta Crolle Wanda

 Musiche originali Massimiliano Setti
Luci Giovanni Berti
Costumi Stefania Cempini
Scene Lucio Diana

Una produzione Marche Teatro/Carrozzeria Orfeo

Gli Stati Uniti d’America, coi paesi alleati, bombardano il Messico per distruggere le piantagioni di droga. Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, sono due trentenni col futuro incerto. Coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marjuana per invertire il normale andamento del mercato, esportandola dall’Italia al Messico. A loro si aggiungeranno Wanda, trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima, e Lucia, madre di Fil, cinquantenne frustrata appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal vizio che la perseguita. Tutto si complica quando, dopo quindici anni di assenza, torna a casa il padre di Fil ed ex marito di Lucia, svelando a tutti il suo pericoloso segreto.

Note di Regia
Ancora una volta ci interessiamo alle dinamiche, ai paradossi e alle ipocrisie del nostro tempo con uno sguardo presente ma non moralistico sulla società.
La manomissione delle parole e dell’informazione, la violenza della politica, l’occultamento di alcune verità nel rapporto vittima-carnefice tra occidente e oriente, il potere religioso, le sette religiose, le nuove religioni, i corsi spirituali, i corsi di autostima, i corsi di seduzione. Le false diete e i falsi prodotti biologici, le finte manifestazioni, il finto impegno civile, il finto buonismo. Fattucchiere, imbonitori e santoni con i loro falsi rimedi per tutto. E ancora: la strumentalizzazione del dolore, della solidarietà, della morte. Senza parlare di mia Zia, con le sue scarpette di coccodrillo e il suo odio feroce per gli immigrati, mentre “posta” su facebook foto e commenti commoventi su cani maltrattati e bambini marocchini.
Thanks for Vaselina è un’inculata morbida, è una violenza non esplicita, è il compromesso pericoloso e terribile che congela il pensiero. È l’abitudine ad una vita tranquilla. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa.
Ma “Siamo tutti canaglie” come dice Amleto ad un certo punto. Noi che scriviamo e voi che leggete, non siamo certo immuni a tutto ciò. Noi non siamo i buoni, né i giudici, né i paladini di tutto questo. In diverse misure siamo tutti coinvolti ma, nonostante ciò, possiamo trovare in noi stessi la lucidità, la sensibilità e l’ironia per indagare queste cose e raccontare una storia.
Thanks for Vaselina racconta la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi.
È il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento. Genitori disperati e figli senza futuro combattono nell’”istante” che gli è concesso per la propria sopravvivenza, vittime e carnefici della lotta senza tempo per il potere e per l’amore. In una continua escursione fra la realtà e l’assurdo, fra il sublime e il banale. Come una corda sempre tesa fra il cielo e i bassifondi in uno spalancarsi di abissi dove, ad ogni passo, non si può che restare in bilico. Tasselli di una catena alimentare, di una selezione naturale che non avrà mai fine, fino all’ultima bomba, fino all’ultimo uomo.
www.youtube.com/watch?v=-nvQOdNq2kY&t=11s

 

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