Teatro Goldoni - 18 Ottobre 2025
Orario/i: 21

 

Danza

CANTI D’ALLEANZA di Virgilio Sieni

Sabato 18 ottobre, ore 21 – Prima assoluta
Virgilio Sieni
CANTI D’ALLEANZA
creazione coreografica di Virgilio Sieni
Per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro Donne (25 novembre)
danzatrici Claudia Caldarano, Jessica De Masi, Giulia Mureddu, Asia Pucci, Marta Allocco, Chiara Consiglio, Vanessa Mattei Scarpaccini, Linda Pierucci, Beatrice Rosati
e con la partecipazione di 50 cittadine livornesi
Musiche di Niccolò Chiaramonti, Ian Da Preda, Claudio Laucci eseguite da Andrea Musio (oboe) e Cosimo Profita (clarinetto basso)

Produzione Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, Centro di Produzione della danza Cango/Firenze, in collaborazione con Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno

Biglietti: posto unico numerato € 5 in vendita presso il botteghino del Goldoni è aperto il martedì e giovedì ore 10/13 e il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30/19.30; nei giorni di spettacolo la biglietteria aprirà due ore prima dell’inizio.

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno e il Centro di Produzione della danza Cango/Firenze producono la creazione coreografica di Virgilio Sieni Canti d’Allenza che debutta questa sera in prima assoluta.
Lo spettacolo vede protagoniste nove danzatrici, delle quali cinque giovani under25, al fine di promuovere la cultura della parità e dell’alleanza attraverso le generazioni e trovare nuove strade per la tutela dei diritti umani delle donne vittime di violenza, da millenni picchiate, umiliate, uccise, violentate e discriminate non perché fragili ma, perché, rompono un assetto di potere maschile consolidato. Il progetto è per questo motivo è stato aperto anche alle cittadine di Livorno e alle utenti dei centri antiviolenza locali.
«Donne alleate che tracciano l’esserci con la forza di un urlo che deflagra in cerimonie fisiche. Danzatrici e cittadine s’incontrano nel segno di un’esperienza che intende esprimersi attraverso una pratica di complicità e d’alleanza.
Lo spazio dell’azione, al pari di una piazza pubblica, ospita una danza di denuncia e accusa, flusso continuo, senza sosta, inarrestabile: uno sguardo vigile, urgente, edificato dal loro sentirsi complici e libere. La danza si compone di sequenze coreografiche brevi: utilizziamo la forma dell’aiku, del breve componimento giapponese in forma poetica che assembla e unisce parole e senso per alimentare la visione sul sentimento di reciproca solidarietà tra donne. Le donne impegnate nella costruzione di questa alleanza elaboreranno con forza e coscienza il loro venir meno dei gesti e posture della quotidianità per adottare un modo di operare, quello della danza, che rovescia lo spirito dell’esserci, creando nuove posture per escluderne altre. Il farsi della danza, l’attenzione meditata al gesto condiviso, al respiro comune, diviene dunque un atto che cerca la novità nelle forme di resistenza e rigenerazione per una comunità nascente. Appare un atlante di esclamazioni e interrogazioni sulla vita, l’essere in vita, il rispetto della vita, allearsi per la sopravvivenza, combattere per la vita».   Virgilio Sieni

 

 

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