Storia di un bambino e di un pinguino – Teatro Telaio

Martedì 5 febbraio ore 10- Nuovo Teatro delle Commedie

C’è un bambino che un giorno trova un pinguino davanti alla porta di casa. Un pinguino che sembra davvero molto molto triste. Probabilmente si è perso, e il bambino cerca di capire da dove arriva, cosa vuole: “perché è triste questo pinguino”? Il bambino decide di trovare il modo di riportarlo a casa, costruisce una barca e affronta con lui il lungo viaggio verso il Polo Sud, perc
hé, come tutti sanno, i pinguini vivono al Polo Sud. Ma se non fosse quello di tornare a casa il suo primo desiderio?

Una storia buffa per parlare di mondi sconosciuti che si incontrano, della difficoltà di comunicare e comprendere chi è altro da noi, di un oceano da solcare per far crescere in noi affetto ed amicizia. E così diventare grandi. Come nasce un dialogo? Sono così importanti le parole? Tra mille gesti che restano incompresi e piccole gag surreali, continui fraintendimenti, alcuni enormi, altri apparentemente insignificanti, tra mille avventure e tempeste, i due arriveranno alla fine del loro viaggio.  Ma un viaggio può veramente avere una fine?

“Lo spettacolo è condotto con grazia attraverso gustose trovate che rendono credibili nella parte di un bambino e di un pinguino Michele Beltrami e Paola Cannizzaro, mescolando momenti poetici con invenzioni di stampo clownesco con un uso immaginativo degli oggetti (…) Lo spettacolo si fa amare per la leggerezza e la poesia degli accenti che lo contraddistingue dove la barca su le note nostalgiche de “La mer” di Charles Trenet porta i due protagonisti verso un viaggio importante di vita”
(I Teatri del Mondo 2013 – Recensione di Mario Bianchi su www.eolo-ragazzi.it )

“Una fiaba tenera e surreale, carica di espressività metaforica ma raccontata con l’innocenza di chi nel mondo muove i primi passi. (…)
La storia galleggia in un’atmosfera dove tempo e realtà si annullano, lasciando spazio all’immaginazione e alla voglia di sognare. (…)
Ed è proprio il viaggio su una barchetta chiamata Avventura, tra tempeste, peripezie e infiniti racconti muti – a svelare l’alchimia dell’amicizia. Tale da generare tristezza impensata all’addio e candidi sentimenti. Verso un lieto fine dolce e sospeso, che è un po’ la favola del diventare grandi.”

(Elia Zupelli, BresciaOggi, 12 ottobre 2011)

“Una composizione attentamente studiata dal regista Angelo Facchetti che diverte, commuove, sorprende sempre piacevolmente, tra gesti che restano incomprensibili ma sono così necessari e piccole gag surreali che preludono a infiniti fraintendimenti ma non si lasciano mai prevedere, Michele Beltrami e Paola Cannizzaro danno vita ad un cosmo molto caotico. O meglio, ad un mondo che segue le sue regole: quelle del teatro, di cui questo spettacolo dovrebbe diventare norma ed esempio imprescindibile.”
(Una città per gioco 2015 – Recensione di Giulio Bellotto su www.eolo-ragazzi.it)

Regia  Angelo Facchetti con    Michele Beltrami, Paola Cannizzaro

Regia di Angelo Facchetti Scenografia di Francesco Levi e Angelo Facchetti Costumi di Giovanna Allodi Voce narrante di Daya Illustrazione di Antongionata Ferrari

Età consigliata: dai 4 ai 10 anni

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