Fortezza Vecchia - 29 Giugno 2021
Orario/i: 21

 

FORTEZZA

29/6 – Fortezza Vecchia – Laboratorio Giovani STUDIO PER “ALBATROS”

Martedì 29 giugno, ore 21 – FORTEZZA VECCHIA
Laboratorio Giovani Teatro Goldoni
STUDIO PER “ALBATROS”
di Fabrice Melquiot
mise en space Annalisa Cima e Mauro Pasqualini

con le allieve e gli allievi del Laboratorio Giovani della Bottega d’Arte – Teatro Goldoni

– “Se dovessi salvare il mondo, da chi inizieresti?”

– “Da te.”

Chi sceglieresti di salvare se mancassero soltanto tre giorni alla fine del mondo? Chi merita di essere salvato? Di chi non potresti mai fare a meno? E di chi invece il mondo non può assolutamente fare a meno?
Scegliere non è facile. Scegliere che uomo o che donna diventare da grandi, scegliere con chi vale la pena di trascorrere le nostre giornate, scegliere di andarsene o di restare, scegliere di rinunciare o di continuare a sperare.
Lo sa bene Casper che ha 12 anni e sogna di diventare qualcuno, ma ancora non sa chi.
Lo sa bene Monetina, che di anni ne ha 10 e che, dopo tutto quello che ha passato, col mondo dei grandi non vorrebbe più averci niente a che fare.
Lo sa la Madre di Monetina che vorrebbe smettere di bere.
E l’Uomo che non ha più niente, tranne il suo amico piccione.
Il Genio dell’Olio di Gomito sa bene che a volte una piccola bugia può essere detta a fin di bene e può servire a farci scoprire la più grande verità. E l’uomo che corre da trent’anni (per amore) conosce da sempre la paura di osare ed il coraggio di accettare la verità semplicemente per quello che è.
La vita può essere dura. Sa metterci di fronte a prove, ostacoli, mancanze e dolori.
Diventerò qualcuno sogna Casper, seduto sulle Tre Scale insieme a Monetina, mentre guarda sfrecciare le auto a tutta velocità. Ma come si fa a diventare qualcuno? E cosa vuol dire essere qualcuno? Gli uomini vestiti di nero che sfrecciano all’incrocio con le loro Jaguar, loro sono qualcuno?
Crescere significa saper affrontare la vita e le sue sfide. Significa trovare il coraggio, anche nei momenti più bui, di prendere delle scelte, per noi stessi e per le persone che amiamo. Significa imparare che la verità può far male ma che solo se la guardi in faccia sarai capace di affrontare la paura e vivere veramente, spiegare le ali e diventare un Albatros. Quando cresci a volte lo dimentichi. Perdi la pazienza. E rovini tutto.
Monetina e Casper invece non vogliono dimenticarlo. E sono qui per ricordarcelo.
Albatros di Fabrice Melquiot è una parabola moderna, un viaggio fantastico, una storia piena di profondità e leggerezza insieme, di umorismo e sensibilità.
Albatros è un invito e un augurio che facciamo a tutti voi e a tutti noi: a guardare sotto la superficie delle cose, a credere nella trasformazione, nel potenziale umano, a impegnarci sempre a dare agli altri il meglio di noi ed a cercare la verità con coraggio e con ottimismo, senza stancarci di credere e di guardare avanti, sapendo che anche se a volte ci sentiamo soli, anche se a volte tutto sembra sull’orlo del niente, se rimaniamo aperti e capaci di ascoltare davvero le infinite possibilità che ci circondano, se siamo pronti ancora ad innamorarci (di un uomo, di una donna, di un’impresa, di un ideale, di un luogo, di un piccione!) non siamo soli, mai.

Il laboratorio:

Studio per “Albatros” è nato insieme ad un desiderio e ad una scommessa.
Il desiderio di un gruppo di giovani di tenere viva l’immaginazione ed il bisogno di cercare e crescere insieme anche in un’epoca di pandemia mondiale. Soprattutto nell’epoca della pandemia mondiale.
La scommessa di convincerci che valeva la pena, dopo 5 ore di scuola in didattica a distanza, di connettersi di nuovo, alle tre del pomeriggio, per inventare un nuovo modo di fare teatro, di fare la resistenza teatrale, di guardare con spudorato coraggio e convinto ottimismo al futuro, costruendo insieme il piccolo grande evento di rinascita teatrale a cui siete invitati a partecipare.
I mesi che abbiamo trascorso insieme nella ricerca sono stati un’avventura strana ed indimenticabile, fatta di prove a distanza, di connessioni lente e instabili, di quarantene fiduciarie, di genitori nella stanza accanto che ogni tanto vedi passare furtivamente sullo sfondo, di fratelli e sorelle che reclamano la loro stanza dove poter tornare a prove terminate, di inquilini del piano di sotto che si chiedono “cosa sta succedendo lassù?”, di incontri all’aperto con la bella stagione, nei parchi, nelle piazze, finalmente insieme, senza toccarsi, a distanza, col gel, le mascherine, con tutte le precauzioni necessarie…
Albatros di Fabrice Melquiot è la storia di cui questi 10 giovani hanno scelto di innamorarsi in quest’anno incredibile ed inatteso. È stata la loro compagna di viaggio. Una palestra di sogno ed immaginazione.
Perché le belle storie sono come un amico.
Alice, Andrea, Bianca, Eleonora, Gianmaria, Giulia, Leonardo, Marta, Sara e Teresa hanno scelto di continuare, hanno scelto che valeva la pena, ci hanno ricordato che ci si può innamorare anche a distanza, anche in mezzo a molte difficoltà. Hanno scelto di ricordare e ricordare a noi adulti quanto gioco, sogno ed immaginazione siano attività serie e fondamentali. Da coltivare. Per cui lottare. Ed in cui credere. Sempre.

Annalisa Cima e Mauro Pasqualini,
docenti del Laboratorio Giovani del Teatro Goldoni

Personaggi ed interpreti:

MONETINA – Alice Chiuppesi, Giulia Botti, Marta Albano e Teresa Lotti
CASPER – Gianmaria Marangio, Bianca Menchetti, Eleonora Borzatti de Loewenstern e Andrea Micalizzi
GENIO DELL’OLIO DI GOMITO – Sara Raugei
UOMO CHE CORRE – Leonardo Julien Claude Royer
UOMO CHE NON HA PIÚ NIENTE – Bianca Menchetti
MADRE DI MNETINA – Giulia Botti

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