Fortezza Vecchia - 29 Agosto 2022

 

Mascagni Festival

29/8 – Presentazione del libro “Le Donne di Pietro Mascagni”

Lunedì 29 Agosto, ore 19
Fortezza Vecchia, Livorno
Francesca Albertini Petroni
presenta il suo libro “Le donne di Pietro Mascagni
(Edizioni Curci)

Le donne di Pietro Mascagni è insieme una biografia, un saggio e un romanzo familiare, dedicato alla figura di Pietro Mascagni (Livorno, 1963 – Roma, 1945), compositore e direttore d’orchestra le cui opere, Cavalleria rusticana tra tutte, sono ancora oggi rappresentate e amate in tutto il mondo.
La storia comincia a Roma nel 1970: un terribile incendio nell’appartamento di Emy Mascagni, figlia del celebre compositore, minaccia un secolo intero di ricordi ma non riesce a frenare il potere evocativo della sua memoria. È così che, riavvolgendo il filo delle generazioni, approdiamo alla Livorno di fine ’800, dove il giovane Pietro ha appena
perso la sua mamma.

Francesca Albertini Petroni (1961) vive e lavora a Roma. Specializzata in lingua e letteratura russa, è stata a lungo interprete e traduttrice per enti pubblici e privati. Si è dedicata in seguito al fundraising e all’organizzazione di eventi per organizzazioni no profit. Nel 2012 ha fondato, insieme con le cugine Guia e Alice e con la madre Maria Teresa, il Comitato Promotore Pietro Mascagni, dedicato alla divulgazione della figura e delle opere del celebre bisnonno.
È la prima di una lunga e affascinante galleria di figure femminili: Giuseppina, la fidanzata che gli spezza il cuore; la moglie Lina, fedele compagna di una vita intera; la musa Anna, amante appassionata e ispiratrice di melodie immortali. E poi ancora la figlia e le nipoti, ma anche le più celebrate interpreti dei personaggi grandiosi, tragici o delicati che animano le sue opere. Giungiamo infine al presente delle pronipoti: una nuova generazione di donne mascagnane, impegnate nel compito di divulgare le musiche indimenticabili e
il profilo umano di un artista che è stato geniale sperimentatore e, al contempo, icona di stile.
Ricostruire il racconto di una vita significa anche svelarne l’intreccio con le altre vite che le hanno orbitato intorno – soprattutto, in questo caso, vite di donna.
Così, in una continuità temporale colma di rimandi e significati nascosti, «il grande gomitolo di filo continua a svolgersi, ricreando quelle cellule che ognuno di noi porta con sé e che prima o poi ricompaiono per indirizzarci al meglio verso i nostri sogni e le nostre vere inclinazioni, finalmente libere di esprimersi».

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