10 Giugno 2022
Orario/i: ore 20.30

 

Liceo Scientifico “F. Cecioni”

Venerdì 10 giugno ore 20.30
Liceo Scientifico “F. Cecioni”
TRE STUDI SULL’INIMICIZIA

evento finale del progetto “Cantiere aperto”, promosso dal Liceo “Cecioni” con il sostegno della Fondazione Livorno (Bando “La scuola per tutti”) e con il supporto della Fondazione Goldoni

Atto I – Omerobox

liberamente ispirato all’Iliade

con le alunne e gli alunni del Laboratorio teatro biennio: Maria Antonini, Alessia Barbiere, Mellina H. S. Belasque, Michela Besso, Alice Bientinesi, Veronica Bodecs, Matilde Clelia Borra, Emma Cinquini, Simon Coskun, Giulia Del Cesta, Nina Del Nudo, Isabella Delle Fave, Chiara Di Criscio, Chiara Di Leo, Giacomo Diamanti, Martina Falanga, Sofia Falcitelli, Nicole Favilli, Aurora Gagliardi, Carlotta Gazzetta, Alessia Giovannoni, Jaclin Giusti, Arleth Letona, Giovanni Lucetti, Luna Lucetti, Chiara Marrucci, Simone Miele, Alice Morelli, Alessia Musmeci, Giulia Musmeci, Alessandro Montalbano, Irene Nencioni, Anna Siria Nicolardi, Giorgio Nota, Elisa Papucci, Viola Pastorelli, Sara Pellicone, Marco Pieroni, Gabriele Pizzuto, Matteo Riccioni, Eleonora Savona, Isola Scarpellini, Melissa Sciabà, Anamika Statelli, Andrea Torrini, Cristian Tortorella, Nina Verucci, Tommaso Volpi.

Messa in scena a cura di Diletta Fallani e Lorenzo Mandalis

 

Atto II – Videobox

un racconto audiovisivo

a cura del Laboratorio di storytelling multimediale coordinato e diretto da Marco Bruciati e Diletta Fallani

Realizzazione a cura di: Aris De Angelis, Nicola Cascelli, Emma Coppola, Imena Dushku, Margherita Fillini, Rebecca Filoni, Rebecca Gianetti, Elena Giorgi, Pietro Jeri, Leonardo Lavazza, Francesca Morelli, Samuele Nannipieri, Leonardo Pennisi, Greta Polese, Lisa Vitale.

 

Atto III – Shakebox

liberamente ispirato a “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare

con le alunne e gli alunni del Laboratorio teatro triennio: Davide Amato, Dana Amini, Emma Angerer, Luna Baldeschi, Greta Bardi, Karen Beltramini, Bianca Brugnoni, Tea Cancellieri, Martina Cestra, Indira De Liso, Virginia Fagiolini, Luca Leandrini, Gaia Marcis, Alice Mengheri, Carmen Mocanu, Gianmarco Moretti, Massimiliano Moschella, Cristina Nanushi, Erica Persico, Martino Pierangelini, Larissa Ponzuoli, Alexandra Radu, Virginia Ricciardi, Chiara Simonetti, Teresa Verucci.

Musiche eseguite da Gaia Marcis

Supporto coreografico di Edoardo Frau

Messa in scena a cura di Isabella Rossi e Alessio Traversi

 

Scenografie e oggetti di scena a cura delle alunne e degli alunni del Laboratorio di costruzione scenica: Dania Ciurar, Margherita Dal Canto, Matilde Dal Corso, Francesca Di Benedetto, Maria Feri, Elisa Logi, Artenisa Mataj, Giulia Wenjie Mauri, Sara Molesti, Bianca Panciatici, Andrea Picarelli, Bianca G. Vitale.

Ideazione scenografica a cura di Enrico Bertelli e Raffaello Gaimari

 

Drammaturgia Alessio Traversi

 

In un’epoca in cui la pandemia ha determinato i presupposti per una sempre più estrema divaricazione delle spaccature in atto nella società e per una sempre più massiccia diffusione del virus che induce continuamente a costruirsi un nemico per dare un senso alla propria esistenza, conviene tener presente, dato che l’umiltà serve anche nelle catastrofi, che certi impulsi arrivano da molto lontano. E che non siamo i primi, perché non c’è niente di nuovo nelle nostre faide, nelle nostre guerre tra bande, nel nostro reciproco bisogno di sopraffazione.

Ecco perché con questo lavoro abbiamo tentato di tracciare una linea che lega l’Iliade a Romeo e Giulietta e che connette questi due testi archetipici alla furia e alla pietas delle adolescenti e degli adolescenti che oggi li interpretano. Ma dato che la nostra è anche un’epoca in cui ogni tragedia è sempre sul punto di trasformarsi in farsa, non ci siamo risparmiati e abbiamo deciso di confezionare un pacchetto unico, in ossequio alle offerte in delivery tanto in voga negli ultimi tempi. Ecco dunque tre diverse box in un’unica scatola, quella di un grande gioco da tavolo, da spada e da tastiera in cui non ci sono mai vincitori, perché si ricomincia sempre da zero: tutto è ancora violenza come allora e dopo ogni lancio di dadi ci ritroviamo al punto di partenza.

Del resto chi sei, oggi, se non fai la guerra a qualcuno?

È anche così che l’adolescenza passa e che si diventa grandi: prima eri quello con la mela in testa, ora sei quello con l’arco in mano.

 La messa in scena costituisce l’evento finale di “Cantiere aperto”, progetto del Liceo “F. Cecioni” realizzato con il sostegno di Fondazione Livorno (bando “La scuola per tutti”) e il supporto di Fondazione Livorno, ed è il frutto di quattro distinti laboratori tematici tenutisi da febbraio a giugno 2022.

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