27 Maggio 2022
Orario/i: 19.30

 

Scenari di Quartiere

Marco Azzurrini in Dante va alla guerra

Venerdì 27 maggio ore 19.30 Circolo Arena Astra Borgo, piazza Luigi Orlando

Il biglietto avrà un costo di 5€ e potrà essere acquistato online www.scenaridiquartiere.it

Nell’anno delle celebrazioni dantesche, per i settecento anni dalla morte del sommo poeta, vogliamo raccontare la storia di un altro Dante, non l’Alighieri, ma Dante Fiorentini, vissuto a Coltano in provincia di Pisa. Alcuni anni fa, i figli e i nipoti, che ascoltavano spesso i suoi “racconti di guerra”, narrati a veglia nelle sere d’estate e conosciuti ormai da tutto il suo paese, lo convinsero a scrivere un diario, a mettere nero su bianco la sua narrazione orale.
Nacque così “Soldato semplice Dante”, un piccolo libro, stampato dalle Edizioni il Campano di Pisa e diffuso nelle librerie locali.
Quel libro e le lunghe chiaccherate-interviste con Dante, fatte alcuni anni fa, nella sua casa di Coltano e nel suo orto, sono alla base dello spettacolo.
Dante, partecipò da soldato semplice alle varie fasi della seconda guerra mondiale: alla campagna di Grecia, partendo per l’Albania all’inizio del ’40; in Francia, dove fu mandato insieme ad un manipolo di soldati italiani, per giustificare la nostra entrata in guerra; infine alla cosiddetta “guerra d’Africa”, dove, fatto prigioniero dagli inglesi, fu trasferito in un campo di prigionia in Scozia, nella città di Inverness, vicina al famoso lago di Loch Ness, quello del mostro.
Qui rimase, insieme ai suoi compagni, quasi dimenticati dalla storia, fino alla fine del ’45, quando il capo del governo italiano Ferruccio Parri, a guerra ormai stra- finita, li reclamò per contribuire, disse lui, alla “ricostruzione nazionale”.
In questo racconto, non troverete l’Alighieri, ma non manca la poesia, perché abbiamo voluto che avesse voce la passione di Dante Fiorentini per il canto del maggio, l’ottava rima, il Guerrin meschino, l’Ariosto e infine, in qualche modo, anche il sommo poeta.

di e con Marco Azzurrini
collaborazione artistica Angelo Cacelli
scene Antonio Calandrino

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